Entusiasmi e malumori, giornate intense di studio e lavoro, e poco tempo da dedicare a loro due. Si erano visti, chiamati, cercati, desiderati, sempre e solo perché avevano voglia di farlo. Perché se lo sentivano. Senza obblighi, mediazioni, ipocrisie, promesse.
Abelle aveva aiutato Claudio a mettere via le ultime cose. Tutto era pronto per la partenza. La valigia già in auto. Ancora mezzi addormentati, con i pensieri tra le lenzuola, dove i raggi del sole si erano fatti largo nelle fessure delle persiane trovandoli abbracciati nel sonno. Non era amore quello? Cercarsi, sentire la reciproca mancanza, condividere le difficoltà e poi la gioia per una bella soddisfazione personale e umana. Progettare il futuro. Anche se forse ognuno pensava al proprio personale.
In sala si erano guardati in silenzio. Un momento di impasse tra il presente che stava per trasformarsi in passato e il futuro fuori dalla porta di quella casa…
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