Esce “Mare di conchiglia”, arcipelago di racconti

Sono quattordici i racconti che compongono il mio nuovo libro. “Mare di conchiglia” esce a settembre in libreria, pubblicato da Laurum editrice. C’è molto di me, sono persino in copertina (foto scattata da Luciano Salvatore a Marina di Alberese). Soprattutto c’è il mare, che unisce e allontana, che tiene in attesa, libera e protegge. Ci sono incontri, di sentimenti freschi con nuovi luoghi da scoprire e di ricordi con l’isola dell’infanzia, la Sicilia. E incontri con personaggi fondamentali della letteratura, come Carlo Fruttero. Ma non è una autobiografia. Sì, è vero, parlo spesso in prima persona e cito per nome le mie zie Cettina, Nevia e Mariella. Ma compaiono altri personaggi, scaturiti dalla mia fantasia. Così come spesso romanzati sono gli spunti della vita reale.

Il giornalista Fabrizio Brancoli, direttore del quotidiano Il Tirreno, mi ha fatto un dono prezioso: una prefazione bellissima.

Eccola…

“La scrittura lieve è una qualità speciale, non la posseggono molte persone. Sembra facile, non lo è. Scrivere è anche affrontare l’agguato costante della ridondanza, della vanità lessicale: ci sono demoni, nel tuo cuore, che si allungano fin dentro i tuoi polpastrelli e ti circuiscono a suon di aggettivi specifici, di frasi complesse. Dai, forza, dimostraci se vali veramente.  Aggiungi quelle parole, insisti sul concetto, doma il vocabolario e spara fuochi d’artificio: fallo, ti sfidiamo. Restare fuori dalle tentazioni di questa falsa opulenza, che spesso allontana i lettori invece che richiamarli, è una questione di equilibrio, di saggezza ma spesso anche di talento. Perché la semplicità è un talento: è il nitore dell’espressione, la capacità di raccontare senza indurre fatica, né noia. Curare le cose minime è difficile.

Irene scrive leggero.

Non che questo significhi debolezza, anzi. Si intercetta anche una certa grinta, nel difendere certe scelte o nello spiegare certe deviazioni esistenziali, guidate dal precariato ma poi anche dall’incontro con il grande amore. Ma il colore di fondo di questo libro resta quello di una serie di delicati acquarelli. C’è la vita, quella vera e normale, che percorre queste pagine dove mangi una schiaccina presa dallo zaino, cammini e conversi con un’amica, assorbi racconti altrui, corri in un frutteto e incontri un comico in una palude.

Così, provo a riassumere che cosa c’è, qui dentro. Di che cosa scrive Irene?

C’è spesso il sole, c’è ovunque il mare (curiosamente, è sempre un mare dell’ovest).

C’è molto ricordo.

Ci sono i cinque sensi, i profumi, i sapori, i suoni delle cose.

Ci sono molte donne, che belle.

E naturalmente c’è una volpe ladruncola.

Mi è parso di capire, sfogliando questi brevi affreschi di parole, che Irene ami molto le isole. Fanno proprio parte di lei. Così, mi piace considerare questo libro come se fosse un arcipelago, dove la geografia lascia il posto all’emozione narrata. Un arcipelago dove possiamo spostarci e conoscere approdi sempre diversi, scegliendo noi la rotta più adatta al momento. Non è un dono da poco”.

Spero che i racconti vi terranno buona compagnia. Che suscitino emozioni.

Narrastorie a Arcidosso, isola della parola

“Tantissimi sono gli artisti che hanno aderito a questa idea: riportare il teatro proprio sulla strada, senza alcun tipo di barriera architettonica che separi l’artista dal pubblico. Da Mogol a Arisa, Valentina Lodovini, Andrea Rivera, il grande Moni Ovadia. I pomeriggi saranno dedicati, secondo il tema di quest’anno che è Spirito Materia, a tematiche di carattere spirituale e religioso. Ho la fortuna di avere come ospiti dei grandi uomini di pensiero”. Il cantautore, attore e scrittore Simone Cristicchi ci introduce alla quarta edizione di Narrastorie.
“Tutti i pomeriggi al Parco del Pero — aggiunge Cristicchi — ci saranno gli appuntamenti per i bambini, che sono la parte più importante del festival. E infine gli spettacoli Narranotte, verso le 23.30, per le persone più nottambule. Vi aspettiamo a Arcidosso, in questa isola della parola, in questo approdo per cercatori di bellezza”.

Dal 19 al 25 agosto va in scena ad Arcidosso (Grosseto) Narrastorie, il Festival del racconto di strada ideato da Simone Cristicchi, realizzato da Comune, Proloco e Centro commerciale naturale di Arcidosso con l’organizzazione generale di Cristina Piedimonte. Alla sua quarta edizione, il festival toscano si apre quest’anno ai temi dello spirito, al senso del sacro e della filosofia, con eventi che spaziano dagli spettacoli serali agli incontri “spirituali e filosofici” del pomeriggio, fino ai laboratori tematici e ai concerti per bambini, per un’esperienza inclusiva e aperta a un pubblico di tutte le età. All’ombra della Rocca Aldobrandesca la sera arriveranno grandi artisti come Simone Cristicchi, Mogol, Arisa, Moni Ovadia, Valentina Lodovini, Andrea Rivera, mentre al pomeriggio grandi personalità della filosofia e della spiritualità come il sacerdote Don Luigi Verdi, il monaco zen Pino Doden, il filosofo Marco Guzzi, il teologo e sacerdote Guidalberto Bormolini, la scrittrice Claudia Cinquemani e l’attore Lugi D’Elia porteranno a Narrastorie la loro riflessione sul mondo dell’invisibile, stimolando riflessioni profonde.

Si inizia il 19 agosto con Don Luigi Verdi e il suo invito a tornare umani: un gradito ritorno per l’ideatore della Fraternità di Romena, dal 1991 nell’omonima pieve di Pratovecchio, un punto d’incontro per chiunque cerchi uno spazio semplice e accogliente dove rientrare in contatto con se stessi e con Dio, e riscoprire il valore delle relazioni. In serata si prosegue con Mogol: il grande poeta della canzone incontrerà Simone Cristicchi in un’intervista esclusiva, raccontandosi al pubblico attraverso le canzoni memorabili e gli artisti che hanno segnato la storia della musica italiana. Ad accompagnarli Riccardo Ciaramellari al pianoforte e Giuseppe Tortora al violoncello.

Il 20 agosto sotto la scenografica Cascata dell’Acqua d’Alto, l’attore Luigi D’Elia narrerà la straordinaria rivoluzione di Don Lorenzo Milani con “Cammelli a Barbiana”, uno spettacolo che ne analizza la figura dal punto di vista dell’uomo, del sacerdote, dell’insegnante nonché dell’appassionato esploratore di montagne, ripercorrendo l’esperienza educativa e spirituale intrapresa dal prete toscano fra il 1954 e il 1967 a Barbiana – frazione di Vicchio (Firenze) – e sintetizzata nel motto “I care”. Di sera Valentina Lodovini, attrice contesa dal piccolo e grande schermo, sarà protagonista di “Tutta casa, letto e chiesa”, storico testo di Franca Rame e Dario Fo e straordinario manifesto sulla condizione della donna. Un copione ironico e incredibilmente attuale con cui l’attrice sta riscuotendo il plauso di pubblico e critica.

Il pomeriggio del 21 agosto Pino Doden introdurrà il pubblico alla “Via dello Zen” con una lezione sul sentiero spirituale di matrice buddhista. In serata Moni Ovadia, attore e narratore, avrà “Carta Bianca” per intrattenere il pubblico con riflessioni, letture e storielle. A seguire ci sarà il primo dei due appuntamenti di Narranotte: nella corte del Castello l’attore Ariele Vincenti presenterà il suo nuovo spettacolo “Il baule del tempo”.

Il giorno successivo, il 22 agosto, Marco Guzzi proporrà una riflessione sul tema della gioia, alla luce dell’esperienza del movimento culturale “Darsi pace”, che si esprime attraverso Gruppi di liberazione interiore in cui la fede cristiana viene rilanciata come esperienza concreta e costante di nuova nascita. Seguirà poi Andrea Rivera, geniale esponente del teatro canzone à la Gaber, che proporrà i suoi monologhi dal sapore tragicomico. Nella fascia di Narranotte, infine, lo scrittore di viaggi Alberto Cancian guiderà il pubblico nei meandri più profondi dell’Amazzonia con “The Journey of Joy – Il viaggio della felicità”.

Il 23 agosto Guidalberto Bormolini indagherà “L’ingresso nel mistero” e su come la meditazione cristiana possa aiutare a vivere a fondo anche il momento cruciale del passaggio a un’altra vita.
Subito dopo, la Banda La Castigliana e la Corale sarda di Buddusò accompagneranno la tradizionale processione della Madonna dell’Incoronata, a cui seguirà uno spettacolo pirotecnico.

Narrastorie è anche un’indagine sull’anima del territorio che lo ospita: con la scrittrice e ricercatrice grossetana Claudia Cinquemani sabato 24 agosto la Maremma sarà oggetto di un viaggio affascinante all’interno delle sue leggende, mentre la passeggiata mattutina con racconti di Mario Malinverno farà scoprire le bellezze naturali che circondano Arcidosso.
La serata sarà affidata a una delle voci più intense della musica italiana: Arisa, vincitrice del Festival di Sanremo 2014, che rivisiterà il suo repertorio in un concerto esclusivo per voce e pianoforte, accompagnata dal maestro Giuseppe Barbera.

L’ultima mattina del festival, domenica 25 agosto, comincerà con la prima edizione della corsa ciclistica il “Giro della Farfalla”; mentre la seconda parte della mattinata avrà come protagonisti i cani, con un laboratorio per bambini a cura dell’educatore cinofilo Gianni Casciano e una sfilata canina al Parco del Pero. Altra protagonista della giornata sarà la Corale di Buddusò che animerà la Messa delle 11.30 e la Rassegna di Corali a piazza Indipendenza delle 16.30, per chiudere la giornata e il festival con un concerto dopo la cena sarda organizzata dall’Associazione Aldobrandesca delle 19.30.

Grande attenzione, come ogni anno, viene data ai più piccoli. Le giornate del festival inizieranno nel primo pomeriggio all’interno del Parco del Pero con laboratori creativi a cura della libreria Il Soffiasogni  e dell’associazione culturale ChissàDove. Oltre ai laboratori, il programma per i più piccoli si arricchisce martedì 20 agosto con la favola teatrale Chissàchilosà e il Mago Ruba Fiabe, una colorata girandola di emozioni tra magie, pupazzi, filastrocche e canzoni scritta da Massimiliano Maiucchi e Vittorio Marino, giovedì 22 agosto con il concerto di Pier Cortese “Little Pier e le storie ritrovate”, in cui l’artista romano, accompagnato da Walter Monzi alla tastiera e dal Coro dei bimbi dell’Accademia Carillon, racconta ai bambini attraverso le canzoni, storie di sentimenti e di fantasia legate al rispetto per la natura, all’amore per l’altro e all’importanza di credere nei sogni.

Tutti gli eventi di Narrastorie 2019 sono gratuiti ad eccezione degli spettacoli delle 21.30 e 22 che saranno a pagamento (prevendite online al link www.i-ticket.it). I laboratori e gli eventi Soffiasogni così come il Premio Simpatia sono gratuiti ma su prenotazione al 349 6002087. I Narranotte sono a ingresso gratuito ma su prenotazione fino esaurimento posti al 366 747 2612.

Festambiente combatte la febbre del pianeta

I cambiamenti climatici sono al centro della trentunesima edizione di Festambiente. Prende il via il 14 agosto la kermesse nazionale di Legambiente a Rispescia, Grosseto. Il palco #salvailclima sarà il fulcro della sensibilizzazione per fermare la febbre del pianeta. Ad inaugurare il festival un concerto inedito del cantautore Daniele Silvestri, che verrà preceduto sul palco dai musicisti  Diodato e Mirkoeilcane. Il cartellone musicale #salvailclima  proseguirà il 15 agosto con The Zen Circus (in apertura Giorgio Canali e Rossofuoco), il 16 agosto con Max Gazzè, il 17 agosto con Carmen Consoli. La chiusura il 18 agosto è affidata a Alpha Blondy (con il pre e after show di Soul rockers sound system). L’obiettivo è sensibilizzare i partecipanti il più possibile, anche attraverso la musica, a sentirsi protagonisti delle azioni da mettere in campo per salvare il pianeta. Sul palco di Festambiente 2019 saranno presenti installazioni videografiche a tema e il festival, oltre ad essere efficiente dal punto di vista energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, sarà ancora una volta interamente plastic-free, lanciando un chiaro segnale rispetto al grave problema della plastica che sta drammaticamente invadendo il nostro pianeta.

Ad inaugurare lo spazio dibattiti sarà Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, con il giornalista Sandro Ruotolo; Stefano Ciafani, presidente di Legambiente; Enrico Fontana della  segreteria nazionale di Legambiente.
La notte di Ferragosto sarà dedicata alla campagna #IoAccolgo per dire no all’odio e sì alla solidarietà, tema particolarmente caro al festival. Il 16 agosto giornata evento con la costituzione della rete dei festival sostenibili:  Arezzo Wave, Umbria Jazz, Cous Cous Festival, Primo Maggio Roma, Notte della Taranta  e la rete di Keep On insieme per essere sempre più green.
La cittadella ecologica di Legambiente con i suoi tre ettari consentirà a tutti i visitatori di essere parte della grande battaglia ambientalista tra proiezioni cinematografiche, spazi per bambini, spettacoli teatrali, sana alimentazione, dibattiti, conferenze. I bambini saranno anche quest’anno al centro della kermesse con la loro aerea giochi dedicata e un mix di attività che avranno sempre al centro il tema della sensibilizzazione ambientale. La novità dell’anno è l’eco-campo da minigolf.
“Festambiente – spiega Angelo Gentili, coordinatore del festival e membro della segreteria nazionale di Legambiente – da trentuno anni rappresenta un punto di riferimento per l’ambientalismo e per le sfide che ci attendono. Quelle che abbiamo di fronte sono sfide epocali che richiedono un grande coraggio per essere affrontate e vinte e noi di Legambiente il coraggio di provare a cambiare le cose lo abbiamo e vogliamo trasmetterlo a chi vorrà seguirci. Senza dubbio quella di quest’anno sarà un’edizione ancora più potente del solito: il palco per il clima, il primo concerto per il clima di Legambiente, la creazione della rete dei festival sostenibili sono tra i cardini del trentunesimo appuntamento con Festambiente e rappresentano un vero e proprio punto di svolta che ci consente di credere fermamente che il cambiamento è davvero iniziato”.

La manifestazione nazionale di Legambiente sarà ricca di eventi: Scienzambiente, l’area interamente pensata per ragazzi, sarà dedicata a Greta Thunberg e alla lotta ai cambiamenti climatici; il Clorofilla Film Festival accoglierà i visitatori con corti e proiezioni a tema ambientale; il teatro per ragazzi con spettacoli di grande interesse animerà ogni sera uno dei cuori pulsanti della manifestazione con moltissime novità; l’area bambini sarà ulteriormente arricchita con giochi e laboratori all’insegna dell’ecologia e in più attività sportive per tutti. Il manifesto di questa edizione è impreziosito dall’illustrazione del grafico Cometto e raffigura il pianeta abbracciato da una sirena che se da una parte racconta senza mezzi termini l’allarme per la situazione ambientale attuale, dall’altra trasmette indiscutibilmente un inequivocabile messaggio di speranza.
Inaugurazione dunque il 14 agosto alle 18.30 alla presenza di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente; Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente; Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente; Lorenzo Fioramonti, vice ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca; Rossella Muroni, commissione ambiente della Camera; Federica Fratoni, assessore all’Ambiente della Regione Toscana; Cinzia Torraco, prefetto di Grosseto; Domenico Ponziani, questore di Grosseto; il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna; il vescovo Rodolfo Cetoloni; Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi; Lucia Venturi, presidente del Parco regionale della Maremma; Francesco Carri, presidente del comitato esecutivo Iccrea Banca; Valter Vincio, presidente di Banca Tema; Giovanni Corbetta, amministratore delegato di Ecopneus; Sandro Scollato, amministratore delegato di Azzero CO2.
Biglietti: 9 euro per l’ingresso prima delle 20; 13 euro per l’ingresso dopo le 20. Per i soci Legambiente e per i bambini al di sotto dei 14 anni l’ingresso è gratuito. Le proiezioni del Clorofilla iniziano alle 21, mentre i concerti alle 22.

Programma Clorofilla film festival

Mercoledì 14 agosto Ore 21 “The climate limbo” (40’) di Elena Brunello, regia di Francesco Ferri e Paolo Caselli: il nesso tra cambiamento climatico e migrazioni raccontato attraverso alcune storie esemplari. “Anche i pesci piangono” (33’) di Francesco Cabras e Alberto Molinari: attraverso interviste e riprese condotte nelle principali marinerie della Puglia, le trasformazioni dell’Adriatico, un mare che fino a pochi decenni fa custodiva una grande ricchezza in biodiversità e che oggi si ritrova impoverito e malato.  

Giovedì 15 agosto Ore 21 Il Saturnia film festival presenta “Mother” (17’) di Rodrigo Sorogoyen: una madre single riceve una telefonata da suo figlio di sette anni, che è in vacanza in una località balneare in compagnia del padre, nonché ex marito della donna. La chiamata, all’inizio piacevole, diventerà presto un terribile incubo. A seguire “Il ragazzo che smise di respirare” (12’) di Daniele Lince: Max ha 11 anni, è ossessionato dall’inquinamento atmosferico e decide di smettere di respirare o almeno vuole farlo il meno possibile per vivere più a lungo. Anteprima nazionale per  “Deforestazione made in Italy” (67’) di Francesco De Augustinis. Due anni di indagini, viaggi, ricerche, racchiusi in un documentario ambientato tra Italia, Europa e Brasile. Uno scorcio inedito sul rapporto diretto che esiste tra le principali eccellenze del Made in Italy e la deforestazione tropicale.

Venerdì 16 agosto Ore 21 “Una zuppa contro lo spreco” (9’) di Lorenzo Ci. Recuperare cibo che altrimenti verrebbe sprecato? Con molti partecipanti e buona musica, Disco Soups, è un evento che unisce le persone per farle cucinare insieme contro gli sprechi alimentari. “Amaranto” (80’) di Manuela Cannone, Emanuela Moroni – partecipano le autrici – Serge Latouche, Helena Norbert-Hodge, Franco Arminio, John D.Liu, Starhawk, Pandora Thomas e Alberto Ruz Buenfil, referenti dei movimenti mondiali in difesa del pianeta Terra, raccontano le emergenze che la società contemporanea si trova ad affrontare. Sono osservatori attenti e promotori di un immaginario collettivo che ruota intorno al concetto di bene comune. Ore 00,30 Macedonia di corti– corti #salvaclima dopo il concerto – 99,9% (15’) di Achille Marciano: Andrea è un uomo che vede nel rispetto dell’ambiente e nella raccolta differenziata la sua missione quotidiana. Non la pensano allo stesso modo i suoi vicini. “Abitare la città” (7’) di Walter Ronzani: attraverso il racconto di Cristiano, della cooperativa sociale Insieme, scopriamo una realtà che a Vicenza trasforma rifiuti in beni, attivando circoli virtuosi per la città e i suoi abitanti. “Titoli di coda” (3’) di Rosario Montesanti. Un corto breve per capire dove stiamo andando. “It’s time to give back (“3’30’’) di Jean Paul e Francesco Carradori: le nostre azioni hanno portato l’ambiente sull’orlo della distruzione e ogni giorno vediamo i risultati del nostro comportamento. Non possiamo guardare altrove e ignorare più queste conseguenze. “Plastic river (15’)” di Manuel Camia. Un documentario incentrato sull’impegno annuale di un ragazzo, che a bordo del suo kayak risale i laghi e fiumi lombardi ripulendoli dai rifiuti di plastica. “La fattoria delle mille storie” (12’) di Christian Cinetto: una fattoria sociale gestita da sole donne. In omaggio macedonia per tutti. 

Sabato 17 agosto Ore 21 Presentazione partnership tra UAM.tv e Clorofilla. A seguire “Choose love” (65’) di Thomas Torelli – partecipa l’autore – Il percorso che ognuno di noi dovrebbe fare scegliendo ogni giorno, in ogni istante, un atteggiamento nei confronti del prossimo e della vita: un percorso di apertura, di perdono, di amore.

Domenica 18 agosto Ore 21 Nell’ambito del progetto Trans Umanar proiezione di “In questo mondo” (97’) di Anna Kauber – partecipa l’autrice – La vita delle donne pastore in Italia: il risultato di un viaggio di più di due anni, di circa 17.000 km percorsi e di 100 interviste rivolte a donne di età compresa tra i 20 e i 102 anni.

Festivaletteratura sempre più internazionale. Ospite di spicco Margaret Atwood

Nomi autorevoli, familiari al grande pubblico, ma anche voci nuove agli oltre 300 appuntamenti di Festivaletteratura, che si terrà a Mantova da mercoledì 4 a domenica 8 settembre 2019.

Dacia Maraini e Erri De Luca guideranno il gruppo dei narratori italiani. A loro si aggiungeranno altri assidui frequentatori del festival come Francesco Abate, Stefania Bertola, Adrian Bravi, Paolo Colagrande, Donatella Di Pietrantonio, Marcello Fois, Laura Forti, Michela Marzano, Michela Murgia, Piersandro Pallavicini, Gabriele Romagnoli, Elvira Seminara e Alessandro Zaccuri. Marco Malvaldi porterà una lettura/spettacolo alla casa circondariale di Mantova. Tra le nuove voci spiccano quelle di Erica Barbiani e di Doris Femminis. In lezioni colloquiali su questioni che tornano a interrogarci come individui e come collettività saranno impegnati Corrado Augias e Massimo Recalcati.

La ventitreesima edizione consolida la sua dimensione internazionale. Sono oltre 70 gli ospiti stranieri, segnando un record assoluto per la manifestazione. “Una scelta voluta — spiegano gli organizzatori — che risponde alla diffusa richiesta di chi viene al Festival di estendere il più possibile il raggio di ascolto e accrescere la pluralità del confronto. Questa scelta si riflette anche nell’inserimento in programma di un numero più consistente di eventi in lingua, per favorire chi non ha necessità di traduzione e ridurre ulteriormente la distanza rispetto all’autore”.
Tra gli autori stranieri che saranno per la prima volta a Mantova figurano innanzitutto Margaret Atwood, narratrice canadese di fama mondiale; l’egiziana Nawal al-Sa’dawi, icona dell’impegno per i diritti delle donne nel mondo musulmano; la scozzese Ali Smith, più volte candidata al Nobel; Valeria Luiselli, astro nascente della letteratura latino-americana; il romanziere statunitense Dave Eggers, fondatore del centro di lettura e scrittura per ragazzi 826Valencia; Bernhard Schlink, autore tedesco tra i più tradotti al mondo; Manuel Vilas, considerato uno degli autori di punta della letteratura spagnola contemporanea. L’edizione 2019 sarà caratterizzata dal ritorno di altri importanti autori: il premio Nobel nigeriano Wole Soyinka; Ian McEwan e Abraham B. Yehoshua, che hanno tenuto a battesimo Festivaletteratura nel 1997; Elif Shafak, tra le voci più riconosciute della letteratura turca a livello internazionale; lo scrittore e saggista statunitense Jonathan Safran Foer; Howard Jacobson, narratore e umorista britannico già vincitore del Man Booker Prize. Pilar del Rio, giornalista e traduttrice spagnola nonché vedova di José Saramago, ricorderà il Nobel portoghese, protagonista di una delle primissime edizioni del festival, in un incontro che unirà la presentazione di alcuni scritti finora inediti del grande autore portoghese con le testimonianze legate al suo passaggio mantovano.

Festivaletteratura sceglie la grande narrativa come bussola per orientarsi nel mondo. A partire dagli Stati Uniti, paese che forse più di ogni altro riflette le contraddizioni del nostro tempo, seguendo il passo del grande romanzo americano reinterpretato da autori come Dorothy Allison, Salvatore Scibona, Benjamin Taylor e il premio Pulitzer Colson Whitehead. Il desiderio di emancipazione delle donne di Meg Wolitzer e la condizione umana ai tempi della Silicon Valley  descritta da Joshua Cohen saranno alcune delle altre facce dell’America mostrate durante il festival. I narratori britannici ospiti a Mantova — oltre ai già citati McEwan, Jacobson e Smith — saranno Alan Hollinghurst, Gail Honeyman, Annalena McAfee, David Nicholls.
Al destino incerto dell’Europa è dedicata una parte importante degli appuntamenti. Ad Amin Maalouf, il grande intellettuale d’origine libanese e accademico di Francia, sarà idealmente assegnato il compito di aprire questa riflessione, provando a tracciare i confini di una crisi di identità e di tensioni ideali foriera di pericolose involuzioni e tentazioni autoritarie.
Frédéric Gros, Donatella Di Cesare ed Elettra Stimilli porteranno l’attenzione sulla necessità e il valore della disobbedienza; il sociologo Domenico De Masi analizzerà le sfide portate al nostro tempo dalla paura, dalla creatività e dall’impegno; il filosofo Massimo Cacciari ci offrirà una rinnovata interpretazione dell’umanesimo; il sociologo ed economista senegalese Felwine Sarr proverà a rifondare un pensiero sull’Africa fuori dagli stereotipi pessimisti o entusiastici e adottando una diversa prospettiva della vita sociale; Mariana Mazzucato ribadirà il ruolo innovatore dello Stato nell’impresa economica; Geneviève Fraisse, Ginevra Bompiani e Rosella Prezzo rileggeranno le categorie della politica, della cultura e del divino alla luce dell’esclusione e delle conquiste delle donne. Una elementare pratica di dignità sarà illustrata da Cristina Cattaneo attraverso il racconto del riconoscimento delle salme dei migranti raccolte in mare; Vincenzo Paglia e Gherardo Colombo si confronteranno sul rapporto tra giustizia e legalità; Gianfranco Pacchioni ragionerà sul declino della nostra specie di fronte al crescente predominio delle intelligenze artificiali. Ci sarà anche uno spazio per ricordare Ágnes Heller, che a settembre sarebbe ritornata a Festivaletteratura: al pensiero della grande filosofa ungherese sarà dedicato un evento a tre voci con Laura Boella, Donatella Di Cesare e Marco Filoni.

Spazio al giallo a Festivaletteratura. Ospite d’eccezione degli incontri dedicati quest’anno al delitto e al mistero sarà lo statunitense Jeffery Deaver, che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con il ciclo di romanzi con protagonista Lincoln Rhyme. Ci sarà il tedesco Harald Gilbers, autore di gialli ambientati in una Germania hitleriana ormai prossima alla caduta. Tra gli autori italiani: Marcello Simoni, Gesuino Nemus e Gianni Farinetti.
Il reticolo di vie, piazze e giardini in cui si sviluppa il centro storico di Mantova fino alle prime periferie contiene tutti i percorsi che portano da un evento all’altro nei cinque giorni della manifestazione.
Il programma del festival è davvero imponente, lo trovate online al link: https://www.festivaletteratura.it/it/2019/eventi

L’ironia di Bianca Nappi inaugura il Saturnia film festival

Entra da diva, gioca con gli abiti di scena, dà voce con disinvoltura e ironia a più personaggi. Il monologo comico dell’attrice Bianca Nappi (foto di Andrea Mearelli) ispirato al testo “La sua grande occasione” di Alan Bennett ha inaugurato, alla Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano (Grosseto), la seconda edizione del Saturnia film festival. Dedicato alla cinematografia “breve” con cortometraggi provenienti da tutto il mondo, il festival si terrà fino al 4 agosto a Manciano (1 agosto), Rocchette di Fazio (2 agosto), Montemerano (3 agosto), per poi concludersi al Parco Piscine Terme di Saturnia.
La manifestazione è ideata da Antonella Santarelli (architetto, regista e organizzatrice di eventi cinematografici), con la direzione artistica del regista Alessandro Grande, vincitore del David di Donatello 2018 con il corto “Bismillah”. La rassegna, che nasce per creare un contatto tra il cinema e il territorio, ha l’obiettivo di essere un punto di riferimento per i giovani autori.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Aradia Productions, è realizzata in collaborazione e con il supporto di Comune di Manciano, Comune di Semproniano, Terme di Saturnia Spa&Golf Resort, Medusa Film, Fondazione Sistema Toscana, Cineclandestino.it, Cantina dei Vignaioli di Scansano, Banca Tema, ristorante Caino a Montemerano, I due Cippi a Saturnia e La Filanda a Manciano, hotel Tuscany a Poggio Murella.

Dunque per l’anteprima del festival, tra gli applausi del pubblico, Bianca Nappi ha interpretato le tragicomiche avventure di una attrice che, stanca di ruoli marginali, farebbe quasi di tutto per avere la grande occasione, una parte importante magari da protagonista. Verrà alla fine ingaggiata per recitare in un film destinato al mercato estero. Ma ciò comporterà delle conseguenze. Al via cinque giorni di cinema con incontri, degustazioni e mostre. Sono 16 i cortometraggi in concorso (selezionati tra circa 600) divisi nelle categorie fiction italiane, fiction internazionali, documentari e corti d’animazione. A valutare i film la giuria composta da Paolo Orlando, direttore della distribuzione Medusa Film; Jacopo Quadri, montatore cinematografico di oltre 80 film presentati nei più importanti festival internazionali; Alessandro Amato e Luigi Chimienti, produttori della società Dispàrte; Manuela Rima di Rai Cinema; l’attore Raffaele Buranelli, l’attrice e regista Sabrina Paravicini e infine Luca Marino, produttore della casa cinematografica Indaco Film.

Tra gli ospiti di questa edizione le attrici Bianca Nappi, Karin Proia e l’attore e regista Matteo Branciamore. A condurre le serate, il vincitore del premio migliore attore della precedente edizione, Matteo Nicoletta.

In programma, tra i titoli: “Frontiera” di Alessandro Di Gregorio, vincitore del David di Donatello 2019. Basato sui temi dell’innocenza e della perdita, il corto parla di un adolescente al primo giorno di lavoro da necroforo e un ragazzo alla prima missione da sommozzatore, entrambi a Lampedusa;  il documentario “My Tyson” di Claudio Casale, che racconta di Alaoma Tyson, campione italiano di boxe dei pesi categoria Youth narrata dalla madre Patience che, rievocando il passato, tesse il futuro del figlio, il cui nome sembra predestinarlo a essere un combattente; spazio all’imprevedibile nel corto “Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi” di Cosimo Alemà, che vede  l’incontro di quattro amanti dello stesso uomo che per sopravvivere agli eventi dovranno trasformarsi in compagne; il calcio come metafora che unisce ne “Il mondiale in piazza” di Vito Palmieri; e ancora l’animazione protagonista in “Inanimate” di Lucia Bulgheroni, corto premiato al Festival di Cannes sezione Cinefondation su Katherine, ragazza che sembra avere una vita normale fino al momento in cui tutto comincia a cadere letteralmente a pezzi; e ancora “Fauve” di Jeremy Comte, entrato in cinquina Oscar 2019, ambientato nella natura selvaggia dove assistiamo alla complicità di due ragazzi che si tramuta presto in uno scontro in cui ognuno cerca di prevalere sull’altro. Inoltre in cartellone: “Fino alla fine” di Giovanni Dota; “Bautismo” di Mauro Vecchi; “Lucy” di Roberto Gutie?rrez; “Night Dancing” di Barney Cokeliss; “Rag girl” di Roberto Montalbo; “Mazeppa” di Jonathan Lago Lago; “Nieoczekiwane – Unexpected” di Mateusz Bu?aw; “Mon amour, mon ami” di Adriano Valerio; “Tacit Blue” di Wenkai Duan e “Mercurio” di Marco Bernardi.

Il cortometraggio vincitore si aggiudicherà il premio alla miglior regia che consiste in una statuetta che rappresenta il festival, una Ninfa, simbolo della nascita delle acque realizzata dallo scultore e pittore Arnaldo Mazzanti e un riconoscimento in denaro di 1.500 euro.

Il programma

Giovedì 1 agosto, Manciano
La seconda giornata di festival, 1 agosto a Manciano, si aprirà alle 19 con il vernissage della mostra di acquarelli “Volti del cinema” dell’architetto Paolo Maccari al ristorante La Filanda a Manciano. Alle 21.30 il programma si sposterà in piazza della Rampa a Manciano per dare il via alle proiezioni dei corti in concorso dell’edizione 2019. Durante la serata saranno proiettati anche 3 book trailer creati in collaborazione con gli studenti delle terze medie dell’Istituto comprensivo Pietro Aldi di Manciano, realizzati durante i Laboratori di cinema 2019 organizzati dal presidente del Saturnia Film Festival.

Venerdì 2 agosto, Rocchette di Fazio
Il festival si sposterà a Rocchette di Fazio nel comune di Semproniano, per la seconda serata di proiezione dei film in concorso e sarà preceduto alle 19 da una degustazione di vini e prodotti tipici locali per le vie del borgo storico di Rocchette di Fazio con la mostra fotografica “Gente di Maremma” di Diego Ponzuoli.

Sabato 3 agosto, Montemerano
Le attività del festival si sposteranno a Montemerano, dove alle 18 è prevista la visita alla Cantina di Caino Montemerano con una degustazione di piatti del cuoco stellato Valeria Piccini e la mostra delle Porcellane di Tondo Fiorentino Firenze, ispirate a scene di celebri film, nel Giardino di Caino, Montemerano. Le proiezioni dei film in concorso inizieranno alle 21.30 in piazza del Castello.

Domenica 4 agosto, Saturnia
La giornata conclusiva, domenica 4 agosto, si aprirà con 2 masterclass: la prima alle 11 focalizzata sulla “Distribuzione del cortometraggio” tenuta dal presidente di giuria Paolo Orlando, direttore della distribuzione Medusa Film (ingresso libero). La seconda, alle 12, sarà la tavola rotonda “Il cinema breve”, con i filmmakers selezionati, la giuria e il direttore artistico Alessandro Grande nella sala congressi Terme di Saturnia Spa&Golf Resort (ingresso libero). Alle 18 nella sala Bartolini di Banca Tema in via Aldobrandeschi a Saturnia è in programma la presentazione del libro “La Grande Guerra” intitolata come il film di Mario Monicelli, a cura di Lucia Baldini e Stefano Maffei, affiancato dalle foto inedite di Mario Maffei, aiuto regia di Mario Monicelli, scattate durante le riprese del film. Le foto saranno in mostra dal 31 di luglio negli spazi espositivi del Polo culturale Pietro Aldi in piazza Vittorio Venetoi a Saturnia, per tutta la durata del festival. Dalle 22 si svolgerà la premiazione, come di consueto alle Terme di Saturnia, main partner insieme al Comune di Manciano, Comune di Semproniano e Medusa Film. La serata sarà presentata dall’attore Matteo Nicoletta, affiancato dall’attrice Karin Proia.