Nomi autorevoli, familiari al grande pubblico, ma anche voci nuove agli oltre 300 appuntamenti di Festivaletteratura, che si terrà a Mantova da mercoledì 4 a domenica 8 settembre 2019.
Dacia Maraini e Erri De Luca guideranno il gruppo dei narratori italiani. A loro si aggiungeranno altri assidui frequentatori del festival come Francesco Abate, Stefania Bertola, Adrian Bravi, Paolo Colagrande, Donatella Di Pietrantonio, Marcello Fois, Laura Forti, Michela Marzano, Michela Murgia, Piersandro Pallavicini, Gabriele Romagnoli, Elvira Seminara e Alessandro Zaccuri. Marco Malvaldi porterà una lettura/spettacolo alla casa circondariale di Mantova. Tra le nuove voci spiccano quelle di Erica Barbiani e di Doris Femminis. In lezioni colloquiali su questioni che tornano a interrogarci come individui e come collettività saranno impegnati Corrado Augias e Massimo Recalcati.
La ventitreesima edizione consolida la sua dimensione internazionale. Sono oltre 70 gli ospiti stranieri, segnando un record assoluto per la manifestazione. “Una scelta voluta — spiegano gli organizzatori — che risponde alla diffusa richiesta di chi viene al Festival di estendere il più possibile il raggio di ascolto e accrescere la pluralità del confronto. Questa scelta si riflette anche nell’inserimento in programma di un numero più consistente di eventi in lingua, per favorire chi non ha necessità di traduzione e ridurre ulteriormente la distanza rispetto all’autore”.
Tra gli autori stranieri che saranno per la prima volta a Mantova figurano innanzitutto Margaret Atwood, narratrice canadese di fama mondiale; l’egiziana Nawal al-Sa’dawi, icona dell’impegno per i diritti delle donne nel mondo musulmano; la scozzese Ali Smith, più volte candidata al Nobel; Valeria Luiselli, astro nascente della letteratura latino-americana; il romanziere statunitense Dave Eggers, fondatore del centro di lettura e scrittura per ragazzi 826Valencia; Bernhard Schlink, autore tedesco tra i più tradotti al mondo; Manuel Vilas, considerato uno degli autori di punta della letteratura spagnola contemporanea. L’edizione 2019 sarà caratterizzata dal ritorno di altri importanti autori: il premio Nobel nigeriano Wole Soyinka; Ian McEwan e Abraham B. Yehoshua, che hanno tenuto a battesimo Festivaletteratura nel 1997; Elif Shafak, tra le voci più riconosciute della letteratura turca a livello internazionale; lo scrittore e saggista statunitense Jonathan Safran Foer; Howard Jacobson, narratore e umorista britannico già vincitore del Man Booker Prize. Pilar del Rio, giornalista e traduttrice spagnola nonché vedova di José Saramago, ricorderà il Nobel portoghese, protagonista di una delle primissime edizioni del festival, in un incontro che unirà la presentazione di alcuni scritti finora inediti del grande autore portoghese con le testimonianze legate al suo passaggio mantovano.
Festivaletteratura sceglie la grande narrativa come bussola per orientarsi nel mondo. A partire dagli Stati Uniti, paese che forse più di ogni altro riflette le contraddizioni del nostro tempo, seguendo il passo del grande romanzo americano reinterpretato da autori come Dorothy Allison, Salvatore Scibona, Benjamin Taylor e il premio Pulitzer Colson Whitehead. Il desiderio di emancipazione delle donne di Meg Wolitzer e la condizione umana ai tempi della Silicon Valley descritta da Joshua Cohen saranno alcune delle altre facce dell’America mostrate durante il festival. I narratori britannici ospiti a Mantova — oltre ai già citati McEwan, Jacobson e Smith — saranno Alan Hollinghurst, Gail Honeyman, Annalena McAfee, David Nicholls.
Al destino incerto dell’Europa è dedicata una parte importante degli appuntamenti. Ad Amin Maalouf, il grande intellettuale d’origine libanese e accademico di Francia, sarà idealmente assegnato il compito di aprire questa riflessione, provando a tracciare i confini di una crisi di identità e di tensioni ideali foriera di pericolose involuzioni e tentazioni autoritarie.
Frédéric Gros, Donatella Di Cesare ed Elettra Stimilli porteranno l’attenzione sulla necessità e il valore della disobbedienza; il sociologo Domenico De Masi analizzerà le sfide portate al nostro tempo dalla paura, dalla creatività e dall’impegno; il filosofo Massimo Cacciari ci offrirà una rinnovata interpretazione dell’umanesimo; il sociologo ed economista senegalese Felwine Sarr proverà a rifondare un pensiero sull’Africa fuori dagli stereotipi pessimisti o entusiastici e adottando una diversa prospettiva della vita sociale; Mariana Mazzucato ribadirà il ruolo innovatore dello Stato nell’impresa economica; Geneviève Fraisse, Ginevra Bompiani e Rosella Prezzo rileggeranno le categorie della politica, della cultura e del divino alla luce dell’esclusione e delle conquiste delle donne. Una elementare pratica di dignità sarà illustrata da Cristina Cattaneo attraverso il racconto del riconoscimento delle salme dei migranti raccolte in mare; Vincenzo Paglia e Gherardo Colombo si confronteranno sul rapporto tra giustizia e legalità; Gianfranco Pacchioni ragionerà sul declino della nostra specie di fronte al crescente predominio delle intelligenze artificiali. Ci sarà anche uno spazio per ricordare Ágnes Heller, che a settembre sarebbe ritornata a Festivaletteratura: al pensiero della grande filosofa ungherese sarà dedicato un evento a tre voci con Laura Boella, Donatella Di Cesare e Marco Filoni.
Spazio al giallo a Festivaletteratura. Ospite d’eccezione degli incontri dedicati quest’anno al delitto e al mistero sarà lo statunitense Jeffery Deaver, che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con il ciclo di romanzi con protagonista Lincoln Rhyme. Ci sarà il tedesco Harald Gilbers, autore di gialli ambientati in una Germania hitleriana ormai prossima alla caduta. Tra gli autori italiani: Marcello Simoni, Gesuino Nemus e Gianni Farinetti.
Il reticolo di vie, piazze e giardini in cui si sviluppa il centro storico di Mantova fino alle prime periferie contiene tutti i percorsi che portano da un evento all’altro nei cinque giorni della manifestazione.
Il programma del festival è davvero imponente, lo trovate online al link: https://www.festivaletteratura.it/it/2019/eventi
Come mi piacerebbe venire!
Sono moltissimi anni che non perdo il Salone dì Torino.
Ma non sono mai venuta a MANTOVA per il festival.
Il programma è davvero intenso!
E poi con autori di che calibro!