Due fratelli si rincontrano dopo anni a Napoli per la morte del padre Vittorio, giocatore incallito e donnaiolo. Thomas, interpretato da Christian De Sica, è un ex mago a corto di soldi; mentre Carlo (alias Carlo Buccirosso), napoletano, appare sottomesso a moglie e suocero settentrionali. I due scoprono di avere un terzo fratello, Ugo (Gianmarco Tognazzi), apparentemente un po’ tonto ma in realtà un piccolo genio. È l’incipit della trama del film “Sono solo fantasmi”.
L’eredità, agognata da Thomas e Carlo, sfuma a causa dei debiti del padre e i tre hanno un’idea: sfruttare la superstizione napoletana, diventando degli “acchiappa fantasmi”. Proprio quando l’attività inaspettatamente sembra avere molto successo, lo spirito del padre Vittorio s’impossessa del corpo di Carlo. Thomas e Carlo si convincono che i fantasmi esistono davvero. Nel frattempo i fantasmi catturati dal trio si liberano e vanno a risvegliare il fantasma di una strega che minaccia di distruggere Napoli. Con l’aiuto del padre, i tre fratelli cercheranno di salvare la città.
Il film, per la regia di Christian De Sica, uscirà il 14 novembre al cinema. Ai tre protagonisti si affianca Gianni Parisi. Si segnala inoltre la partecipazione di Leo Gullotta. “Sono solo fantasmi” è prodotto da Indiana Production in collaborazione con Medusa film.
Note di regia “Volevo fare un film horror comedy e avevo chiesto al produttore di trovare i diritti del film L’Oscar Insanguinato con Vincent Price. Avevo in mente di fare un film, anche con Boldi, in cui due attori ormai falliti vanno in giro a uccidere i giornalisti e i critici di cinema, insomma un remake. Purtroppo i diritti non si riuscivano a trovare e Guaglianone e Menotti mi hanno proposto il soggetto di Sono solo fantasmi, due generi che non c’entrano nulla l’uno con l’altro: l’horror e la commedia. Poi, insieme ad Andrea Bassi e a Luigi di Capua abbiamo scritto la sceneggiatura e abbiamo iniziato a girare il film. Le riprese sono durate otto settimane ed è stato girato praticamente tutto a Napoli. La parte più impegnativa è stata trovare il tono giusto tra i due generi, tra l’horror e la commedia. Devi essere in grado di mettere paura ma anche di far ridere, e questa è una cosa completamente nuova per l’Italia. A differenza dei film che ultimamente si fanno su Napoli, che hanno a che fare con la camorra e sono ambientati in una Napoli buia e nera, questo film rispecchia la Napoli luminosa, una Napoli come quella di mio padre, positiva, nonostante i fantasmi. Nel film ci sono molte citazioni di film di mio padre. Non è un omaggio, ma ci sono molti elementi che ricordano i suoi film. Carlo Buccirosso è un attore straordinario, nel film interpreta due personaggi: uno milanese e uno napoletano. Io addirittura lo doppio in una scena in cui il fantasma di nostro padre si impossessa di lui e parla con la mia voce. Gian Marco Tognazzi interpreta un personaggio molto diverso da quelli che ha fatto nella sua carriera, io invece faccio un personaggio simile a quelli che interpreto di solito: il romano imbroglione. Ci sono poi due rivelazioni: i due ragazzi, Francesco Bruni e Valentina Martone. Nel film non parlano napoletano bensì il puteolano. Hanno studiato per il film questo dialetto e sono molto bravi e divertenti. Ringrazio mio figlio Brando che mi ha aiutato alla regia anche in questa avventura”.