Apre a Grosseto il Museo Collezione Gianfranco Luzzetti

La città di Grosseto è più ricca di arte e cultura. Apre ufficialmente il 22 dicembre 2019 il Museo Collezione Gianfranco Luzzetti. Un momento storico, coronamento di un lungo percorso che ha impegnato, a vario titolo, Comune di Grosseto, Diocesi di Grosseto, Fondazione CR Firenze, Fondazione Atlante per la Maremma e Fondazione Grosseto Cultura. Un percorso di anni e anni, che ho seguito anche personalmente come giornalista della redazione locale di un quotidiano e che talvolta sembrava destinato a rimanere solo un mucchio di parole.

Sono 67 le opere, donate dal collezionista di origine maremmana, che saranno custodite all’interno del complesso delle Clarisse e connessa chiesa dei Bigi, che sono passate interamente sotto la gestione di Fondazione Grosseto Cultura: la Diocesi di Grosseto, che detiene la proprietà della chiesa dei Bigi, ha concesso in comodato gratuito i locali al Comune di Grosseto fino al 2038. I locali sono stati interessati da un importante lavoro di valorizzazione, con un progetto speciale di ristrutturazione e allestimento pensato per ospitare le opere che ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto dalla Fondazione CR di Firenze di 450mila euro, cui si aggiungono 100mila euro ottenuti da Fondazione Grosseto Cultura da parte del Governo nell’ambito del progetto “Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”.

“Il corpus principale della collezione Luzzetti a Grosseto riguarda l’arte fiorentina del Seicento, da poco riscoperta e apprezzata in tutto il suo valore. Per un convento come quello delle Clarisse, ampliato e abbellito nel Seicento cioè in piena epoca di dominazione fiorentina su Grosseto, l’esposizione di opere con questa identità culturale — commenta Mauro Papa, direttore del Museo Collezione Gianfranco Luzzetti — assume un significato di grande pertinenza e suggestione. Ma saranno esposti tanti altri capolavori, come quelli di Antonio Rossellino, Giambologna, Rutilio Manetti, Spadarino e Giaquinto, che arricchiranno e celebreranno l’edificio in cui è nata l’arte grossetana, perché le prime botteghe di artisti di Grosseto furono proprio ospitate, all’inizio del Novecento, nell’edificio delle Clarisse”.
La citta? potrà così vantare un patrimonio artistico importante da esporre e offrire alla visita di turisti e appassionati.

“È una data storica nella vita della città — commentano il sindaco Antofrancesco Vivarelli Colonna e il vicesindaco Luca Agresti — perché dopo anni di tentativi, questa Amministrazione è riuscita a portare a casa il risultato straordinario della Collezione Luzzetti a Grosseto. Da una parte si doveva garantire alle opere una sede degna e sicura; dall’altra, c’era da seguire complicate procedure amministrative e assicurare gli equilibri finanziari dell’Ente. Oggi festeggiamo un grande risultato che ha molti padri ma un solo merito: la generosità di Gianfranco Luzzetti. A lui va tutta la nostra commossa riconoscenza”.

“L’apertura del Museo Collezione Gianfranco Luzzetti — dichiara il vescovo Rodolfo Cetoloni — ha una triplice valenza, che mi preme sottolineare. La prima è rappresentata dal fatto che una comunità si arricchisce di un patrimonio di grande valore artistico, che contribuisce a impreziosire Grosseto. La seconda è data dall’effetto attrattivo che una struttura come questa sicuramente determinerà per la città, capace di richiamare turisti appassionati di arte. Ultimo, ma non ultimo, questo museo ci insegna un metodo con cui lavorare insieme fra enti e istituzioni per costruire il bene comune. In questo caso ci si è riusciti grazie al contributo specifico che ognuno ha potuto offrire”.

Le 67 opere in donazione sono state realizzate in un periodo che va dal Trecento all’Ottocento e sono firmate da artisti prestigiosi come Antonio Rossellino, Jean de Boulogne detto Giambologna, Rutilio Manetti, Domenico Cresti detto Passignano, Corrado Giaquinto, Camillo Rusconi, Pier Dandini e Giovanni di Tano Fei. Questi capolavori, più importanti opere di bottega di Donatello e Beccafumi, andranno a unirsi alle opere già donate negli anni scorsi a Grosseto da Luzzetti e firmate da Santi di Tito e Cigoli. Inoltre saranno donati arredi liturgici, mobili e maioliche antiche per un valore complessivo di 2 milioni e 844mila euro.

Fondazione CR Firenze – dichiara il suo presidente Luigi Salvadori – è davvero molto lieta di aver partecipato a questa operazione. Una grazie sincero a Luzzetti che, con questo gesto profondamente generoso, consente alla sua città di avere ora una raccolta di grandissimo valore artistico e culturale. Mi piace anche sottolineare che questo risultato è stato possibile con un efficace lavoro di squadra tra istituzioni pubbliche e private”.

“La Fondazione Atlante è orgogliosa di aver promosso e attuato come soggetto capofila il restauro e l’allestimento del nascente Museo Luzzetti – afferma la sua presidente, Viola Lamioni -. Un intervento che certamente innalzerà la qualità dell’offerta culturale e turistica della Maremma, contribuendo al suo sviluppo economico. Grazie alla generosità di Gianfranco Luzzetti potranno essere realizzati nuovi progetti culturali che promuoveranno la conoscenza e l’amore per l’arte, in particolare tra i giovani”.
“È una giornata importante per Grosseto e per le sue istituzioni culturali – afferma Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura -. Siamo orgogliosi di alzare il velo su questa preziosa collezione di opere d’arte donataci da Gianfranco Luzzetti e siamo sicuri che sarà percepita come uno dei fiori all’occhiello dell’offerta culturale maremmana. Un museo che non solo porta il nome di colui che generosamente ce ne fa dono, ma che può contare anche sul prestigio e la cura di un grande esperto d’arte, attorno al quale Grosseto potrà nutrire e coltivare le sue peculiarità di città dell’arte e della cultura”.

Il rapporto di collaborazione tra il Comune di Grosseto e il celebre antiquario e collezionista di origine maremmana Gianfranco Luzzetti è iniziato nel 1996 con la mostra di antiquariato al Cassero “L’eredità riconosciuta” e proseguito con cinque importanti mostre al Museo Archeologico (“Il lascito Luzzetti” 1999; “Teatralità nel barocco fiorentino” 2007; “La bella maniera” 2008; “Signori di Maremma” 2009; “La Pietà del Cigoli” 2012) e due opere in donazione (Santi di Tito e Cigoli) fino a oggi esposte nel Museo Diocesano d’Arte Sacra.

La Collezione Luzzetti nel nuovo museo delle Clarisse potrà essere ammirata per tutte le festività natalizie, dal 22 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020. Questi gli orari di apertura: martedì 10 – 13, giovedì 16 – 19, venerdì 16 – 19, sabato 10 – 13 / 16 – 19, domenica 10 – 13 / 16 – 19. Chiuso lunedì e mercoledì: Natale (25 dicembre) e Capodanno (1 gennaio). Costo dei biglietti: intero 5 euro, ridotto 3 euro, famiglie (2 adulti con bambino/bambini sotto i 6 anni) 12 euro. Visita con guida: a pagamento (almeno 15 persone) disponibile soltanto su prenotazione ogni giovedì alle 17, ogni sabato alle 17 e alle 18.
Per informazioni e prenotazioni visite guidate: 0564 488066, durante l’orario di apertura del museo.

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