Avrei voluto scrivere di festival, film, libri, ma in questo periodo sono stata completamente assorbita da una storia, quella che mi sono inventata. Finalmente dopo tanti racconti è arrivato il mio primo romanzo: “La ragazza con il vento tra i capelli”. In realtà ho scritto il libro nel 2018 e l’ho concluso proprio alla fine di due anni fa. Ma lo avevo scritto su un quaderno — abitudini fuori dal tempo, mi rendo conto — e lì è rimasto. Ogni tanto ci rimettevo le mani finché ho iniziato a batterlo al pc e via via lo modificavo. Ma nel 2019 ho preferito concentrarmi sui racconti, genere a me più congeniale, e ho pubblicato “Mare di conchiglia”. Prima della pandemia avevo ripreso a battere il libro al pc, ovviamente sempre con varie modifiche. Durante il lockdown non sono riuscita a scrivere — anche leggere mi restava insolitamente difficile — perché la pesantezza che avevo addosso era troppa. Quindi ho ripreso in estate. Ho visto che Amazon aveva bandito il concorso Amazon Storyteller 2020. Vincere tra migliaia di persone è una utopia ma ci ho voluto provare. Se non altro questo concorso mi ha spinto a finire il libro.

Credo che finché non si arriva alla pubblicazione siamo portati a continuare a modificare il libro, la storia, i personaggi, la struttura, il linguaggio. E se è vero che la revisione è necessaria, a un certo punto bisogna lasciare andare quella storia. Scrivere un libro significa esporsi, non è mai facile. Ma solo scrivendo, cancellando e ricominciando da capo, credo che soltanto così si possa migliorare.

Marta vive e lavora a Firenze, dove gestisce una libreria caffetteria. Una sognatrice, amante dell’arte tanto che di fronte ai quadri che la suggestionano crea storie di fantasia. Lucio fa lo skipper a Pantelleria. Un solitario, si sente tutt’uno con l’isola, il mare, le stelle. Il loro incontro a Capalbio scompiglierà, come il vento tra i capelli, i piani per il futuro.