Bestseller internazionale scritto da James Bowen, che racconta il suo rapporto unico con un gatto straordinario
Ho finito di leggere il libro e ho guardato quando è stato pubblicato per la prima volta: 2012. Di solito parlo di romanzi appena pubblicati o che stanno per uscire, non stavolta. Durante queste festività natalizie atipiche, vissute con le modalità che la pandemia impone, ho letto “A spasso con Bob” – titolo originale “A Street Cat Named Bob” – di James Bowen. Sì, sapevo che esisteva Bob, gatto famoso in tutto il mondo; e quando uscì il film ispirato alla sua storia avevo notato una certa somiglianza con il mio pel di carota, Salvo. Ma non avevo mai comprato il libro perché pensavo non mi sarebbe piaciuto, immaginando una mera operazione commerciale. Invece mi ha emozionato, commosso, coinvolto profondamente. Leggendo questa bellissima storia, pagina dopo pagina ho visto il racconto come se stessero proiettando il film, quello della mia fantasia. E mi succede soltanto con i libri che mi conquistano.
Da quella sera di marzo del 2007 quando James vede un gatto rosso infreddolito e affamato nel palazzo in cui c’è il suo appartamento, fino alla creazione della loro coppia affiatata per le strade di Londra che stimola l’attenzione di giornali e agenti letterari. Due anni di grandi cambiamenti per Bob che trova una persona che lo ama e da amare, e per James che trova di nuovo un obiettivo nella vita, senso di responsabilità, desiderio e forza di migliorare la propria esistenza, felicità. James esce dal tunnel della droga, consolida una residenza, si dedica a un lavoro regolare per guadagnare quelle sterline necessarie al loro sostentamento, alla loro stabilità; si riavvicina alla propria famiglia.
In questo lungo periodo di affetti negati, amicizie a distanza, abbracci e baci virtuali, una testimonianza d’amore che mi ha riempito di tenerezza e gioia. Una storia sul potere salvifico dell’amore. Negli anni della strada, prima come musicista e poi come venditore della rivista “Big Issue”, tante persone si sono mostrate gentili con Bob e James. Quei gesti di bontà che scaldano il cuore. Quanti però sono stati cattivi e ingiusti. Sono sempre le due facce della vita. Ma questa è una storia dove vince l’amore. Mentre a Londra si sta organizzando la costruzione di una statua che raffiguri Bob, che è morto nel giugno del 2020 a 14 anni, penso a come starà James. Il loro rapporto è stato e rimarrà davvero unico. Senza voler fare paragoni, penso però di poter capire cosa significa perdere qualcuno che si è tanto amato.
Il mio rossino, anzi color cipria, Salvo se n’è andato alla fine di dicembre del 2019. Abbiamo vissuto insieme dieci anni. Speravo ne avremmo potuti passare molti di più a farci compagnia. Mi mancano le serate sul divano, i giochi classici per gatti e quelli che ci inventavamo, le risate e le scene buffe che solo i gatti sanno creare, le fusa e quelle dormite raggomitolati vicini, appiccicati. Un rapporto esclusivo che mi ha ricordato quello tra James e Bob. Non so se Salvo mi avrebbe seguito su autobus e per le strade della città ma so che capiva ogni mio stato d’animo. È passato un anno, e a chiunque mi propini un gatto dico: No, grazie.
Ma a marzo del 2020, in pieno lockdown – il primo – un gatto rosso è arrivato da me. Forse abbandonato da una persona in difficoltà, nessuno lo aveva mai visto prima. Dimostrava pochi mesi, molto magro, qualche ferita, un bel pelo folto rosso con il petto bianco e dolcissimi occhi verdi. Dopo la paura e ritrosia iniziali siamo diventati buoni amici; gli piace quando gli parlo come si fa con in bambini e canticchio. L’ho chiamato Cipollino.
Sono contenta che James abbia scritto questo libro perché c’è bisogno di testimonianze d’amore. Adesso leggerò gli altri due suoi libri: “Il mondo secondo Bob” e “Un dono speciale di nome Bob”, tutti bestseller internazionali che in Italia sono pubblicati da Sperling & Kupfer. Spero che James stia bene, perché nonostante il dolore e la mancanza, quell’amore rimarrà sempre nel suo cuore.