Tre giorni di eventi: la coreografia “Babae” di Joy Alpuerto Ritter, il nuovo album di Bobo Rondelli e l’amore in Dante per voce e orchestra
Si apre con la danza internazionale il San Rocco Festival d’Autunno. Sabato 30 ottobre alle 19 al teatro degli Industri di Grosseto sarà di scena lo spettacolo “Babae” : potenza, energia, sensualità. Babae in Tagalog (lingua filippina) significa “donna”, e infatti la pièce presentata dalla coreografa e danzatrice Joy Alpuerto Ritter, filippina nata a Los Angeles e formatasi in Germania, è un omaggio all’identità femminile, ispirata al “capolavoro della stravaganza” Witch Dance di Mary Wigman, madre della danza espressionista tedesca. Joy esamina i vocabolari ereditati, combinando la sua formazione classica e contemporanea con le sue radici nella danza popolare filippina, e il vocabolario dell’hip hop e del voguing – danza nata nei locali gay latinoamericani e afroamericani negli anni Sessanta e diventata fenomeno di costume – ed evoca il potere e le pratiche mistiche di una danzatrice-strega, dando vita al dialogo di una donna con le qualità animalesche e sensuali del rituale e dell’energia. Con “Babae”, assolo di grande intensità della durata di poco più di trenta minuti, Joy ha trovato risonanza internazionale come coreografa, oltreché danzatrice. E da allora lavora come coreografa associata con i grandi nomi della danza internazionale: Akram Khan, Chen Shi-Zheng, Riz Ahmed, Viviana Durante, Florence + the Machine. Ingresso in teatro dalle ore 18.30, inizio dello spettacolo alle 19.
Il biglietto d’ingresso, per ogni spettacolo del Festival, costa 5 euro. Info e prenotazioni al numero 329 0116001 o all’email info@accademiamutamenti.it (si può prenotare tramite email o cellulare ma ci si deve presentare un’ora prima in teatro per ritirare il biglietto).
Alla sua seconda edizione il San Rocco Festival, ideato e organizzato da Accademia Mutamenti e Pro Loco di Marina e Principina, è stato premiato dal Ministero della Cultura come Festival multidisciplinare di interesse nazionale, e ha avuto accesso al Fus – Fondo unico per lo spettacolo. “Il riconoscimento, artistico ed economico, è arrivato – spiega il direttore artistico Giorgio Zorcù – a festival ormai concluso, e in accordo con il Comune di Grosseto e con la Pro Loco di Marina e Principina abbiamo deciso di investire il contributo nella città, suggerendo la formula del Festival d’Autunno: una rassegna che precede la stagione teatrale vera e propria, aperta ai nuovi linguaggi della scena, con un respiro internazionale. Ho voluto mantenere le caratteristiche che hanno determinato il successo del San Rocco Festival: la pluralità dei linguaggi artistici, l’alta qualità degli eventi, unita alla popolarità e al divertimento, la ricerca di nuovi format spettacolari. A cui si aggiunge una sperimentazione sugli orari: l’invito a recarsi a teatro il sabato prima della cena, e nel pomeriggio dei giorni festivi. Il primo segno di internazionalità è l’apertura con Joy Alpuerto Ritter, straordinaria danzatrice ospite fissa dei grandi festival europei”.
La seconda giornata del San Rocco Festival d’Autunno è dedicata alla musica. Domenica 31 ottobre alle 17.30 alla chiesa dei Bigi, nel centro storico di Grosseto, si potrà assistere alla performance di musica ambientale “Il significato spirituale del
suono” con il sassofonista Dimitri Grechi Espinoza, ospite lo scorso settembre del progetto Dune a Principina a Mare. “Il mio più grande desiderio come musicista – spiega – è di contribuire a riportare la musica alla sua primitiva funzione di dialogo con il Sacro, superando le differenze di credo e le distanze”. Espinoza fa risuonare il proprio strumento all’interno di architetture antiche, ricche di riverbero naturale, in cerca di armonie che racchiudano un significato, un segreto. Un progetto semplice quanto profondo e magico, un’immersione sonora che per un’ora avvolge i sensi e porta l’ascoltatore a seguire le proprie risonanze interiori, tra un ondeggiare e un vibrare mai fini a sé stessi.
Sempre domenica 31 ottobre ma alle 21.30 al teatro degli Industri si terrà il concerto di Bobo Rondelli che presenta a Grosseto il suo nuovo album, “Cuore Libero”, finito di registrare nell’estate 2021, dopo 4 anni dal precedente “Anime storte”. Le dodici canzoni che compongono “Cuore libero” sono nate durante questo periodo assurdo: un viaggio intimo e profondo dove i temi ricorrenti sono l’amore, il perdono, lo spazio e l’intero universo. Bobo canterà tutte le nuove canzoni del nuovo album e i vecchi “ciuchi di battaglia” come lui chiama le canzoni più amate dal pubblico. Al pianoforte Claudio Laucci, coautore delle musiche: un duo che porta, per più di un’ora e mezzo, in una dimensione parallela, fatta di risate e pianti, di urla e sussurri.
Lunedì 1 novembre alle 17.30 al teatro degli Industri il recital “L’amor che move. Un viaggio con Dante” con l’attrice Sara Donzelli e la Banda Improvvisa. Musica e direzione di Orio Odori, regia di Giorgio Zorcù. Opera, realizzata in collaborazione con Materiali Sonori, che in estate ha affascinato il pubblico di varie località italiane. È la ricerca del sentimento d’amore, terreno e divino, con l’interpretazione di due canti della Commedia che ne sono il simbolo: il Canto V dell’Inferno con la storia struggente di Paolo e Francesca, e l’ultimo canto del poema, il XXXIII del Paradiso, con la luminosa visione di Dio che conclude l’intero viaggio, e l’impossibilità di descrivere l’ineffabile. Le terzine sono affidate alla grazia e alla potenza interpretativa di Sara Donzelli; le musiche di Orio Odori sono eseguite dalla Banda Improvvisa, che in quest’occasione unisce alla tradizionale forza prorompente la delicatezza di melodie e dissonanze contemporanee.