Con il tradizionale concerto di Natale si chiude la XVI edizione di Amiata Piano Festival in un anno che ha visto, pur nelle difficoltà della ripartenza, progetti in committenza e novità come la danza contemporanea su repertorio cameristico, a conferma della volontà di sperimentazione della Fondazione Bertarelli e della direzione artistica di Silvia Chiesa e Maurizio Baglini.
Il concerto “Beethoven: camera per 3 e per 7” si terrà sabato 11 dicembre 2021 alle 19 al Forum Bertarelli di Poggi del Sasso, in provincia di Grosseto. Un magnifico auditorium tra gli ulivi. Sul palco saliranno Maurizio Baglini al pianoforte, Gabriele Pieranunzi al violino, Francesco Fiore alla viola, Silvia Chiesa al violoncello, Alberto Bocini al contrabbasso, Corrado Giuffredi al clarinetto, Paolo Carlini al fagotto, Guido Corti al corno.
Ascoltare due volte lo stesso pezzo in una serata: follia o esperienza indimenticabile?
Ovvio, si scommette sulla seconda reazione da parte dell’affezionato pubblico di Amiata Piano Festival, abituato da sempre a programmi inconsueti, proposte sfidanti e vere sperimentazioni. La colonna portante di questo programma così raro è la firma di entrambe le composizioni, quel Beethoven per il quale venne coniato il termine “Komponist”, compositore di cui si può dire ancora oggi contemporaneo. Il Settimino op. 20 è un unicum nella letteratura musicale, un’atipica formazione composta da violino, viola, violoncello, contrabbasso, fagotto, corno e clarinetto al servizio di una musica definita dallo stesso Beethoven “facile”. Facile per l’ascolto, difficilissima per gli interpreti. E sul concetto di “difficoltazione” Beethoven opera poi un lavoro trascrittivo che porterà il Settimino ad essere un Trio: si è portati a pensare a una riduzione, ma fare in tre ciò che era stato concepito per sette diventa impresa quasi titanica, tanto che il Trio op. 38 non viene quasi mai eseguito giacchè il pianista si spaventa facilmente davanti a tanto materiale tecnicamente complesso e per gli altri due interpreti l’esposizione è sempre elevata. Nella versione destinata ai sette, invece, le difficoltà sono sempre alte, ma ripartite equamente: la sfida diventa quindi quella dell’essere tutti insieme protagonisti senza prevaricare alcun “compagno di squadra”. Un Beethoven dunque tecnicamente difficilissimo ma di facile ascolto e sempre molto amato dal pubblico.
Info e prenotazioni su ticket one fino alle 13 del giorno del concerto: https://www.ticketone.it/artist/amiata-piano-festival/
oppure entro le 17 del giorno del concerto potete chiamare il numero 339 4420336 o scrivere a tickets@amiatapianofestival.com Quest’anno, a causa delle restrizioni anti Covid, non potrà aver luogo la tradizionale cena di Natale che seguiva il concerto.