“Piccoli crimini coniugali”, film teatrale sulla coppia

Uno scrittore di successo di gialli tradotti in tanti Paesi del mondo torna a casa dopo aver battuto la testa ed essere rimasto in ospedale per le prime cure. Non ricorda nulla, dà del lei alla moglie e le chiede persino se lo ha portato davvero nella loro casa. Un attico di lusso ma lugubre, tra pareti grigio scuro, specchi, cornici dorate e un corridoio inquietante. Una casa fredda, ostile come l’atteggiamento che i coniugi mostrano fra loro. Margherita Buy e Sergio Castellitto sono gli straordinari interpreti di “Piccoli crimini coniugali”, film del 2017 diretto da Alex Infascelli. Tratta da un libro e più adatta a una rappresentazione teatrale che a un lungometraggio, la narrazione affronta i problemi di una coppia che con fatica resiste al passare degli anni, tra risentimenti, bei ricordi, paura del futuro e cinismo. I dialoghi, per quanto interessanti e non banali, mi sono sembrati troppo letterari e artificiosi per un film, soprattutto nei momenti di litigio feroce. Probabilmente è più piacevole leggerli. La commedia nera ricalca il romanzo del francese Eric-Emmanuel Schimtt, da cui poi è stata tratta una pièce. L’impressione che ho avuto è proprio che fosse una messa in scena e non la realtà. Non sono mai riuscita a entrare dentro al film, sono rimasta osservatrice distante. Ma questo senso di finzione forse è voluto, come quel camino senza legna che arde nel salotto. Come le bugie che i protagonisti si raccontano e che non posso svelare. Il film è disponibile su Prime Video.

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