Riva degli Etruschi e Slow Food esaltano le coltivazioni tradizionali a rischio estinzione

Una giornata speciale dedicata al carciofo violetto nel complesso turistico della famiglia Lisi

Un menù tutto a base di carciofo, anzi di carciofo violetto, il principe degli ortaggi della Val di Cornia. Si parla sempre più spesso di specie vegetali che rischiano di sparire perché poco richieste dal mercato. È un patrimonio di biodiversità che non si può lasciar svanire perché perderemmo parte di noi stessi. Riva degli Etruschi e Slow Food Condotta Costa degli Etruschi sono gli orgogliosi promotori della Comunità per la tutela del carciofo violetto della Val di Cornia, una tradizionale coltivazione di questo territorio. Ed è proprio nell’area agricola e nei ristoranti della proprietà Riva degli Etruschi che il carciofo violetto viene coltivato per poi essere esaltato dagli chef. La particolare celebrazione è avvenuta a inizio della stagione turistica, alla presenza del sindaco di San Vincenzo Paolo Riccucci, nel ristorante all’Orto di Riva degli Etruschi. Sono intervenuti Silvio Barbero, vice presidente dell’università degli studi di Pollenzo; Vieri Mantelli, responsabile marketing ristorazione di Riva degli Etruschi; Antonella Nencini, presidente della Condotta Slow Food Costa degli Etruschi. Dall’entrée con carciofo crudo, sale e olio della Tenuta Biliotto al dessert – mousse di carciofo violetto con crumble di cantucci, salsa delicata al cioccolato fondente – il menù ha messo in risalto il sapore del suo protagonista mentre coltivatori e rappresentanti di Slow Food e Riva degli Etruschi si sono alternati nel prendere la parola al microfono. Un momento di unione di tutte le fasi della produzione, possiamo dire davvero a chilometro zero. A cinque passi il mare che bagna una fascia costiera sabbiosa protetta dalle dune e dalla macchia mediterranea.

Il ristorante all’Orto a Riva degli Etruschi

Il gruppo societario che fa capo alla famiglia Lisi dal 2017 è proprietario di Riva degli Etruschi, uno dei primi resort turistici sorto in Italia lungo la costa toscana, costituito da piccole abitazioni immerse nel verde a pochi metri dal mare. La struttura è sorta nei primi anni Sessanta ad opera di una famiglia di imprenditori pistoiesi, che scoprirono e si innamorarono di questo pezzo di terra circondato da una fitta macchia mediterranea incontaminata e incastonato lungo il litorale che va da San Vincenzo a Baratti. Nacque così l’idea di realizzare un complesso turistico di nuova concezione, capace di tenere in armonia uomo e paesaggio, preservando il territorio e valorizzando la natura esistente. Gli edifici di quel primo insediamento furono progettati per integrarsi nell’ambiente naturale, adattandosi alla conformazione del terreno e scomparendo nella natura. L’idea era straordinaria per l’epoca e consisteva nell’inserire immobili abitativi in un contesto naturalistico unico: una querceta sul mare di 35 ettari dotata di 1 chilometro di spiaggia incontaminata. Si trattava del più bel appezzamento di terreno sul mare di proprietà dei Romanov-Della Gherardesca: in pochi anni furono costruite circa 700 camere, per una ricettività nominale complessiva massima di 1500 persone al giorno. Nel corso degli anni Riva degli Etruschi è cresciuta, aumentando le proprie potenzialità con nuove costruzioni e servizi. Ad oggi la struttura dispone di: 1 chilometro di spiaggia privata; 35 ettari di parco con querce e lecci secolari; 30 ettari di area agricola con la tenuta Guardamare: 370 tra villette, appartamenti e camere d’albergo; un’area piscine con tre vasche di cui una dedicata ai più piccoli; 5 campi da tennis (terra battuta e sintetico) e uno di paddle; 1 palestra attrezzata con macchinari Technogym; 5 ristoranti pensati per offrire percorsi gustativi unici con particolarità tutte da scoprire; e una serie di esperienze culturali, gastronomiche, sportive e di intrattenimento, dedicate a rendere il soggiorno degli ospiti un percorso non solo di relax ma di scoperta.

Lo sviluppo di un turismo sostenibile, anche attraverso la promozione di un’offerta gastronomica capace di salvaguardare e valorizzare le eccellenze di un territorio ricco di tradizioni e potenzialità, è uno dei capisaldi della visione imprenditoriale che ha portato la nuova proprietà di Riva degli Etruschi a siglare l’accordo di collaborazione con Slow Food e con l’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Attualmente Riva degli Etruschi comprende un’area agricola interna al resort, la Tenuta Guardamare, per un totale di 60 ettari di superficie. Proprio in considerazione del rispetto verso chi coltiva prodotti agricoli in armonia con ambiente ed ecosistemi, utilizzando i saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali, è nata nel 2022 a Riva degli Etruschi la Comunità del carciofo violetto della Val di Cornia, con il supporto dell’università di Pollenzo e della Condotta Slow food Costa degli Etruschi (il carciofo violetto della Val di Cornia è una specie autoctona in via di estinzione di cui l’azienda agricola collegata a Riva degli Etruschi è ad oggi uno dei rari produttori sul territorio). L’area agricola con la tenuta Guardamare e la creazione della comunità sono stati i primi traguardi di un percorso iniziato nel 2019 con l’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e con Slow Food, traguardi che hanno aiutato a coniugare il rispetto dell’ambiente con un’alimentazione sana ed equilibrata. La collaborazione con Slow Food e l’università di Pollenzo si è allargata anche al settore della pesca sostenibile.

Il dessert al carciofo violetto

Da sempre Slow Food ha operato per il riconoscimento alla gastronomia nell’ambito delle scienze umane e questo obiettivo si è concretizzato con la creazione dell’università di Scienze gastronomiche nel 2004, una istituzione totalmente nuova nel panorama internazionale. Tale università intrattiene sin dalla sua nascita un rapporto osmotico con Slow Food, beneficiando della sua fitta rete di soci e sostenitori in tutto il mondo, che contribuisce ad arricchire l’offerta didattica dell’ateneo. Da sempre l’università di Pollenzo, accanto alla missione accademica, ha quella di sviluppare progetti utili a diffondere visioni e processi per un futuro del cibo sempre più sostenibile. La filosofia dell’ateneo pone al centro i concetti di salvaguardia delle biodiversità, sostenibilità ambientale, rispetto e promozione delle territorialità. Sono questi i motivi per cui è stato accolto con grande soddisfazione il progetto di collaborazione con il resort Riva degli Etruschi.

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