Norma e le compagne della Resistenza

Parlano in prima persona le otto donne protagoniste del libro “Norma e le compagne” di Antonella Cocolli e Massimo Sozzi. Donne che hanno partecipato alla Resistenza a Massa Marittima e nei dintorni tra il 1943 e il 1944. Ci portano nella loro vita dandoci del tu, guardandoci in faccia. Come sottolinea nella prefazione Riccardo Parigi: l’intento non è prettamente saggistico, anche se il testo è di assoluto rigore e basato su un’ampia e significativa documentazione. Piuttosto Cocolli e Sozzi vogliono ridare voce a queste figure femminili, alla loro scelta antifascista, al loro aiuto concreto alla lotta partigiana.

La più nota è Norma Parenti che, proprio per il suo coraggioso impegno nella Resistenza, venne uccisa a 23 anni dai Nazifascisti. Nella motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare che le è stata conferita si legge: “Giovane sposa e madre, fra le stragi e le persecuzioni, mentre nel litorale maremmano infieriva la rabbia tedesca e fascista, non accordò riposo al suo corpo né piegò la sua volontà di soccorritrice, di animatrice, di combattente e di martire. Diede alle vittime la sepoltura vietata, provvide ospitalità ai fuggiaschi, libertà e salvezza ai prigionieri, munizioni e viveri ai partigiani e nei giorni del terrore, quando la paura chiudeva tutte le porte e faceva deserte le strade, con l’esempio di una intrepida pietà donò il coraggio ai timorosi e accrebbe la fiducia ai forti”.

Conosciamo le altre donne che hanno rischiato la vita per opporsi a violenze e sopraffazioni: Anita Predieri, Assunta Filippi, Maria Lippi, Sara Sereni, Uliana Marliani, Aida Borghigiani – Medaglia di Bronzo al Valor Militare –, Fidelia Baldi. Il libro, della collana Millelire delle Strade Bianche di Stampa Alternativa, racconta attraverso le voci delle protagoniste e, in alcuni casi, delle loro figlie, quel periodo doloroso della nostra storia, fatto di mancanza di libertà, torture, fucilazioni. Tra i fatti più drammatici la strage di Niccioleta. Norma e le sue compagne di lotta al Nazifascismo hanno avuto il coraggio di non rinunciare ai propri ideali di libertà e giustizia, hanno fatto da “staffette”, hanno salvato vite e dato speranza nel buio. Alcune di loro hanno continuato a dare il loro contributo alla comunità anche dopo la fine della guerra e la Liberazione.

“Bisognava fare qualcosa, non rimanere soltanto a guardare”.

Il libro sarà presentato domenica 8 settembre 2024 alle 12 al Festival di Letteratura Resistente di Pitigliano. Ingresso libero. Il festival è organizzato da associazione Strade Bianche, associazione Fa pensiero e biblioteca comunale “Zuccarelli”, con il patrocinio del Comune di Pitigliano, e in collaborazione con Fondazione Marco Pannella, Radio Radicale, Centro culturale Fortezza Orsini, Proloco L’Orso di Pitigliano.

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