Il potere della scrittura in “Tasti tra due tempi”, romanzo d’esordio di Anna Salvati

Il romanzo d’esordio di Anna Salvati, “Tasti tra due tempi”, è nato dall’incontro dell’autrice e della protagonista della sua storia, Nora, con una macchina da scrivere in un mercatino vintage del Texas. Sono di una Underwood i tasti del titolo. E i tempi? Non solo il passato, il presente e il futuro, ma anche il tempo interiore.

Nell’incipit a parlare in prima persona è proprio la macchina da scrivere, nata nel 1970, “fatta di ferro, di pazienza e di segreti”. Dopo aver abitato scrivanie e accolto tante parole, si ritrova al mercatino di Alley Cat, in attesa di nuove mani che la sfiorino. L’autrice, originaria di Salerno, umanizza la Underwood tanto da renderla capace di avere ricordi e provare emozioni, che si mescolano a quelle della protagonista.

Nora ama le lettere scritte a mano, i sigilli di ceralacca, una donna romantica immagino leggendo il libro. Batte a macchina con una tazza di caffè sulla scrivania e, di sera, una candela accesa. Scrive per necessità, ne sente il bisogno, scrive per sentirsi in compagnia e mettere in fuga momenti di nostalgia, scrive per riappropriarsi del passato e tramandarlo. Nora si rifugia spesso in biblioteca per mettere nero su bianco pensieri che mescolano passato e futuro. Fuori il sole infuocato di una cittadina del Texas che sembra non accorgersi di questa donna tutta d’un pezzo, che si muove all’inizio rigida e poi fluida nei tailleur essenziali, senza fronzoli, su cui ondeggiano i suoi capelli mossi dai riflessi ramati. La biblioteca diventa anche il luogo d’incontro tra Nora ed Elia, che instaurano una connessione fondata più sui silenzi che sulle parole.

Ci sono parole che si dicono piano, perché altrimenti si spezzano. Ci sono verità che si affidano ai margini, ai sussurri, ai respiri trattenuti. Ed è lì che Nora scriveva.

Un romanzo breve e intimo che tratteggia una donna in cerca della sua voce, che trova proprio grazie alla scrittura. Un libro dalla forza evocativa capace di immergere il lettore in un tempo interiore di riscoperta di sé. Al suo esordio letterario, Anna Salvati mostra già di aver trovato un suo stile personale, delicato e al tempo stesso incisivo.

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